Un’alba speciale
(Special sunrise)

Ero in Myanmar, a Bagan, ricordo come fosse ora quella notte insonne, in trepida attesa per l’alba dell’indomani, un’alba speciale.
E’ ancora buio, sono pronta, ben coperta, macchina fotografica al collo, in sella a una bicicletta, alta troppo alta per me ma non importa, è l’unico mezzo a disposizione per raggiungere la zona di Kaung San per vedere il panorama dall’alto con le prime luci del giorno. Della pedalata, ricordo quel vento e quella polvere che rendevano faticosa la lunga via, diritta e facile ma leggermente in salita. A Kaung San, un vecchio tempio a gradoni è accessibile per ammirare la Valle di Bagan, 42 km con circa 2200 monumenti. (Patrimonio Unesco dal 2019)
I was in Myanmar, in Bagan, I remember what that sleepless night was now, in anticipation of the dawn of the next day, a special dawn.
It is still dark, I am ready, well covered, camera around my neck, riding a bicycle, too high for me but it does not matter, it is the only means available to reach the Kaung San area to see the view from the high with the first light of day. As far as pedaling is concerned, I remember the wind and the dust that made the long route tiring, straight and easy but slightly uphill. In Kaung San, an old temple with lots of steps is accessible to admire the Bagan Valley, 42 km with about 2200 monuments. (Unesco since 2019)

Mi fermo alla seconda fila di gradoni (diciamo secondo piano), è già alto a sufficienza e non c’è molto accalcamento, monto velocemente la poca attrezzatura fotografica e mi siedo in attesa del primo sole. Pochi minuti e inizia lo spettacolo, canta il gallo, scalpita il cavallo, spunta il sole, dal basso salgono le mongolfiere, un numero indefinito di palloni colorati che volano sulla meravigliosa e affascinante valle dei templi rossa e verde (terra e vegetazione). Penso di essere rimasta immobile estasiata a bocca aperta per tutto il tempo ammirando la tanta generosità della natura.
I stop at the second row of steps (let’s say second floor), it is already high enough and there is not much crowd, I quickly mount the little photographic equipment and I sit waiting for the first sun. A few minutes and the show begins, the cock crows, the horse paws, the sun comes out and the balloons rise from below, an indefinite number of colored balloons flying over the wonderful and fascinating valley of the red and green temples (land and vegetation). I think I remained motionless filled with awe my mouth open all the time admiring the generosity of nature.

“Ci sono viste al mondo dinanzi alle quali uno si sente fiero di appartenere alla razza umana. Bagan all’alba è una di queste” scriveva Tiziano Terzani.
“There are world views before which one feels proud to belong to the human race. Bagan is one of them at sunrise” wrote Tiziano Terzani.


Al ritorno, un piacevole canto di preghiera mi coinvolge e mi porta ad osservare la scena del gruppo di monaci di rosso vestiti che con le loro rustiche scope puliscono i piazzali sterrati formando nuvoloni di polvere e un effetto foschia su tutta la via.
Così comincia una nuova giornata. Mingalabar Myanmar!
On the return, a pleasant song of prayer catches my attention and leads me to observe a group of red-dressed monks who with their rustic brooms clean the dirt squares, forming clouds of dust and a haze effect all along the way. Like this, a new day begins. Mingalabar Myanmar!

Libri che consiglio:
“Giorni in Birmania” George Orwell
“Lettere dalla Birmania” Aung San Suu Kyi
“Un indovino mi disse” Tiziano Terzani
Book I recomend:
“Burmese days” George Orwell
“Letters from Burma” Aung San Suu Kyi
“A Fortune-Teller Told Me” Tiziano Terzani
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