È nel 2018 che è nata la collaborazione con Brevi Storie Brevi di Viola Belli, un bellissimo blog di storie (che vi consiglio vivamente di visitare per farvi del bene) dove le parole si uniscono alle immagini in un connubio perfetto tra anima e cuore. Devo dire che vedere come i miei scatti si trovino perfettamente a loro agio uniti a queste storie mi riempie di felicità, ogni volta è un’emozione che si rinnova…bello!!! Dopo anni di ospitalità da parte di Viola nel suo magico spazio on-line da oggi avrò l’onore di ricambiare!!! Hai visto Viola,  non dovrai più bacchettarmi sulle mani!!!

Ecco il link alla pagina di Brevi Storie Brevi: http://www.brevistoriebrevi.it/

tronchi di albero decorati con nastri foto di angela bartoletti

Crisi d’identità

La vera verità è che io mi fisso. Chi mi conosce lo sa. Se c’è una cosa che mi piace io mi fisso, ne parlo spessissimo, vado ad un sacco di incontri che parlano di quella cosa, leggo tantissimo di quella cosa e, come potete immaginare, nessuno mi sopporta.

Voi penserete che le fissazioni siano un pochino di tutti e che nella vita si alternino. No. Le mie semplicemente si sommano.

Una delle chicche su cui mi sono fissata ultimamente è il lotus birth, cioè la pratica di lasciare il cordone ombelicale intatto anche dopo il parto con annessa placenta attaccata. Ci sono un sacco di pratiche annesse, tipo lasciar seccare la placenta e mangiarsela, robe così. Vi lascio così, una dritta gratuitamente, non richiesta: non è una cosa da fare! Se ormai l’avete fatta pazienza, ma non è una cosa da fare. A questo punto mi si è posta davanti la realtà dei fatti, nessuno vuole sentirselo dire, specialmente chi ormai l’ha già fatto. Così come chi ormai si è convinto che i vaccini siano pieni di metalli pesanti, come chi è convinto che gli OGM siano il male supremo, o che le scie chimiche ci intossichino il corpo e il gender la mente. Ognuno ha le sue, anche io ho avuto le mie cadute di stile,  ma nessuno vuole sentirsi dire “guarda che funziona in un altro modo”.

E voi a questo punto piccoli lettori penserete “mmmmmmmbeh…sì…beh.. ma fatti i fatti tuoi Viola”. Bravi! Severi ma giusti!

Infatti in realtà è un’altra la storia che vorrei raccontarvi.

Oggi mi chiama un numero che non conosco. Sto guidando con la radio altissima mentre canto e non sento la suoneria. Scendo di macchina, vedo la chiamata e richiamo:

“Pronto?! Ho trovato la chiamata e..”

“Antonella?! Antonella senti me!”

“No guardi, non sono Antonella, ha sbagliato numero”

“Come?! Antonella ma che dici?”

“ehm..no..sono Viola, ha sbagliato numero”

“Come ho sbagliato numero?”

“Eh sì”

“Ma tu non sei Antonella?”

“No”

“Mmm….ma come?”

“Eh no, non sono Antonella”

“impossibile”

“Giuro, non sono Antonella”

“E ora?”

“Guardi…non so, non posso aiutarla”

“Ah..mi scusi”

“Si figuri”

Ecco, pesavo, mi ci sono voluti almeno 5 minuti per convincere una sconociuta che non sono Antonella, pochi giorni fa ci ho messo più o meno lo stesso tempo a convincere uno sconosciuto che non ero Antonio.

Quindi, fate po’ cosa vi pare ecco, sicuramente non sarò io a farvi cambiare idea.